Al centro della vita della CDM c’è la liturgia e la preghiera. Ciascuno secondo il proprio stato di vita, sacerdoti, consacrati e famiglie, devono e vogliono attendere operosamente alla propria santificazione e per questo è necessario attingere alle sorgenti della grazia divina, che è il vero protagonista dell’unione dell’uomo con Dio e del progresso nella santità.
Per questo tutto ciò che siamo e facciamo deriva dalla santa messa e ci porta alla santa messa, centro della nostra giornata e della settimana; prolungamento del Sacrificio dell’altare è l’adorazione eucaristica, cuore pulsante della vita soprannaturale; la devozione speciale alla Vergine Maria, particolarmente con la recita comunitaria del rosario e la celebrazione solenne delle sue feste; la preghiera comunitaria in tutte le forme della tradizione cattolica, che unisce le nostre voci nella lode e nella supplica, per noi e per tutti.
Attingendo alla sorgente della liturgia, ci dedichiamo a tutte le attività formative, educative, culturali, caritative, agricole, artigianali, quante le nostre capacità e le esigenze del tempo presente ne consentono. La sintesi della nostra opera è in tre parole che, non a caso, hanno la medesima radice e descrivono le tre necessarie direzioni del nostro agire:
– culto: per indicare l’ambito
della liturgia e della preghiera;
– cultura: per indicare tutte le
espressioni dello spirito umano;
– coltura: per indicare le attività
dedite al lavoro manuale,
dell’agricoltura, dell’artigianato, e dell’arte.
È nostro privilegio e nostro vanto vivere tutto questo in un clima di vera povertà, accontentandoci dell’essenziale, per non ostacolare la realizzazione dell’opera di Dio con sovrastrutture e orpelli terreni.