Qui potrete trovare le registrazioni audio delle tre serate “Dante sotto le stelle” con l’analisi e il commento dei canti XXXIV dell’Inferno, XXXIII del Purgatorio e XXXIII del Paradiso, a cura del prof. Luigi Girlanda e di don Claudio Crescimanno.
Buon ascolto!
Il trentaquattresimo canto dell’inferno di Dante non ha niente da fare con la vera fede cattolica e mi stupisca che andava presentato così in un gruppo di fedeli che partecipano alla s. Messa antica. Mi vergogna che non mi sono alzata in piede a dire qualcosa quando ero lì.
Bastarebbe misurare le parole di Gesù Cristo nel Vangelo del buon samaritano per vedere la distanza tra la vera fede e il lavoro di Dante.
Per non cadere nel peccato di giudicare qualsiasi altro, dobbiamo trovare compassione anche per Giuda. Saremo misurati come misuriamo. Come Gesù Cristo ci insegna. Non come Dante ci tenta, con gusto, Noi non avremo mai il diritto di dire chi merita inferno. Non siamo Dio. E quando diciamo di sì a quella tentazione, contro Dio, facciamo un peccato gravissimo contro Dio , con il Suo amore e facciamo un male grave alla chiesa e a noi stessi.
Non mi stupisca che è obbligatorio lo studio di Dante nel mondo di oggi. Che Dio ci protegga contro questi inganni che danneggiano i nostri cuori e la nostra fede. E che Dio ci aiuti a ricordare di chiedere permesso da Lui per ogni cosa che crediamo, ascoltiamo, pensiamo, facciamo. E che impariamo ad alzare la voce per dire la verità a qualsiasi costo.
QUAERITE PRIMUM REGNUM DEI. Amen
Gentilissima, che la Divina Commedia non abbia niente a che fare con la vera fede cattolica è un’affermazione gratuita smentita anche da autorevole magistero pontificio che a breve approfondiremo su questo sito.